Musica

Le ferie sono finite e la città sta riacquistando i suoi soliti ritmi. I giardinetti si stanno ripopolando molto velocemente e anche il mio palazzo.

In questi ultimi due giorni poi mi ha felicemente accolto, oltre ai rumori del traffico che purtroppo è ricominciato, il suono del pianoforte.

Che bello aprire le finestre e sentire la musica, quella prodotta da uno strumento "vivo" non dallo stereo.

Sono fortunata perché vicino a me abitano due ragazzi che suonano questo straordinario strumento musicale.

Ho letto che "diecimila ore di pratica è la misura comunemente assunta per indicare il tempo che occorre per diventare un professionista nel proprio campo"(L'uomo artigiano, Richard Sennett). Non ho idea di quanto tempo loro passino al pianoforte ma credo sia di più. Una medaglia la meritano solo per la costanza e l'impegno.

A me poi piace sentirli e questa piccola riflessione la dedico a loro. Complimenti a tutti gli appassionati di... "arte nel senso più ampio possibile", siano musicisti, pittori o fotografi.

Persone così anche acciaccate riescono a dare il meglio di se.

La foto è stata presa da www.flickr.com/roberto_de_riccardis

il mio posto

Io adoro stare comodamente seduta o semisdraiata sul divano. in quella posizione leggo, ricamo, guardo la televisione, mangio il gelato...insomma è un pezzo del mio mondo.

Così mi era venuta l'idea di dedicarmi un cuscino . Manie di protagonismo a parte mi piaceva l'idea di un posto dedicato a me e alle mie manie.

Il cuscino gia l'avevo ma aveva una fodera che oramai iniziava a perdere un pò di luccichio;

così l'ho rifatta in toto.

L'ispirazione me l'ha data il mio capo per la decorazione( grazie a lei ho imparato a fare il punto catenella) e poi la mia amica Sassolina mi ha fornito le istruzioni per montare e cucire la cerniera.

In un mese tra il ricamo ed il cucito ce l'ho fatta!! Sono molto soddisfatta e gasata da questo mio mini progetto.

Il perché

Ho dato un nuovo vestito al mio diario multimediale perché quello precedente era indubbiamente un pochino banale.
Ovviamente mi sono fatta aiutare da Radice per il lato tecnico. Io in quello sono una frana.
Il tutto è nato dal regalo per il mio compleanno. Ho ricevuto una bellissima macchina fotografica nuova!!
Io però non la volevo affatto.
Avrei preferito un paio di occhiali da sole nuovi oppure una nuova camicetta con disegni grigi, da indossare con i miei bellissimi pantaloni grigi.
Radice però previene le mie necessità e mi ha dato molto "spintaneamente" la possibilità di imparare a fare le fotografie.
Sì perché prima mi bastava schiacciare un meraviglioso e piccolo bottone e tutto accadeva per magia.
Ora devo girare una ghiera per aprire l'obbiettivo, controllare il tipo di selezione e capire quale delle 5 usare, poi valutare 3 altri dati che mi pare siano la velocità di otturazione, il diaframma e un'altra diavoleria, vedere il numero che compare e nel caso modificarlo... insomma una fatica !!
Mi ci vuole un 15 minuti solo per capire cosa fare. Ma lui lo fa per far lavorare meglio le mie celluline grigie per darmi soddisfazione.
O almeno me lo auguro. Il risultato su 10 foto per lui se ne salva... nessuna.
Aiuto in che pasticcio mi hanno messo.
Però grazie amore... ora mi serve un personal trainer per usarla. E un dizionario per tradurre in parola semplici quello che mi dirà!!
Comunque ....@.

Guarda un po'

Ho ricominciato a frequentare la biblioteca , complice il caldo e la poca scelta di programmi da guardare in televisione.

Così in un mese ho letto un altro libro; iniziamo a classificarlo nella categoria dei "libri leggeri".

La storia però è molto simpatica e spiritosa.

Nel leggerlo ho trovato questo paragrafo che mi ha molto divertito. Cito: "La prima volta che abbiamo fatto l'amore tu masticavi semi di girasole. Ne hai piantato uno in un vasetto dello yogurt e io l'ho portato a casa.".

Mi ricorda qualcosa... il giardinaggio creativo... il riciclo...

Ma allora non sono una marziana!!

Dimenticavo il titolo del libro è "Ti ricordi di me?" di Sophie Kinsella (vedi link).

Alla prese con l'origami

Si fa presto a dire "origami". A farli invece non è così facile. Prima ho provato a fare la classica barchetta ma a memoria non me la ricordavo. Così ho trovato un libro che sapevo essere in casa con la spiegazione.

Presa dall'eccitazione il pomeriggio seguente ho provato a fare il pesce.

E' qui che vi volevo!

Ragazzi non era facile; mi ci sono voluti ben 12 passaggi e per l'ultimo 10 minuti di prove.

Me lo male che il mio Brontolo è intelligente e mi è venuto in aiuto.

Comunque i risultati sono sotto gli occhi, o meglio la testa di chi si siede a casa nostra.

Ciao vacanze

Forse abbiamo finito le vacanze, forse perchè non è ancora detta l'ultima parola .

In casa nostra tutto è possibile anche un ciclone.

Per salutare il mare e tutti gli annessi ho cambiato il vestito alla mensola ed ora ha un look marinaro.Ovviamente ho messo al lavoro Brontolo che è stato bravissimo.

E' un ottimo aiutante quando si tratta di rifare " i panni stesi".

Ci abbiamo messo i ricordi di viaggio e qualcosa in più come il quadro con gli origami dei pesci.

Ovviamente non potevano mancare le conchiglie ,le barche e l'azzurro.

Due pomeriggi ed il gioco è fatto.

Mi sa che imparerò a fare gli origami, questa arte inizia a piacermi .

Ispirazioni d'azzurro

Il colore del mare mi ha ispirato e tornata a casa mi sono messa alla ricerca. Ho scartabellato le mie riviste e i miei sacchetti pieni di "Cianfrusaglie e anness " (come vengono definiti da Radice) ma non ho trovato nulla.... fino al colpo di genio.
Ho trovato il cotone e un pezzo di stoffa e... ecco l'illuminazione: ho deciso di fare un vestitino alla mia Criceta. Non ero certissima del risultato ma ce l'ho fatta.
E' molto romantico non per i colori ma perché mi ricorda quelli di tanti anni fa. Anche io ne avevo uno simile.
Che soddisfazione che ho provato.

In giro nei dintorni

Una mattina di vento è stata dedicata alla cultura e allora tutti in macchina per visitare un paesino nella campagna della Romagna.

Siamo partiti con la vaga idea di vedere due musei ma appena arrivati abbiamo scoperto che erano chiusi e l'ente di promozione turistica non lo sapeva.

Pazienza Radice allora ha sfoderato il suo mitico e insostituibile iPad e abbiamo risolto il contattempo.

Siamo andati a visitare con la guida personale prenotata le grotte di sabbia di Santarcangelo di Romagna ribattezzato da Brontolo "Santatntangelo"

Poi abbiamo fatto un giro con tranquillità per il paese. Meravigliosa l'atmosfera che si respirava!

Mi è piaciuto tantissimo e poi è pieno di scorci molto evocativi.

In più ho trovato questa piccola chicca di stile.... Multicolor e personale

Che carina.

Scienze con le conchiglie

Chi ha detto che studiare scienze deve essere noioso. Dipende tutto da come, dove e con chi lo fai.

Allora con i nostri tesori delle vacanze ecco una soluzione per ampliare le conoscenze di scienze in modo non troppo noioso.

Basta costruire un quadro che le classifichi per tipo e farsi aiutare da un libro colorato.

Io ne ho trovato uno, in biblioteca, a misura di bambino ma fatto con rigore. Il titolo è "Conchiglie: corazze e carapaci" di Alex Arthur e Federico Sosso, edito da Istituto Geografico de Agostini (vedi link).

ha delle bellissime immagini e disegni che possono catturare l'attenzione.

Noi ci siamo fatti la nostra piccola bacheca . Provate!!

Fili e conchiglie

Altro passatempo che va per la maggiore al mare è quello di raccogliere conchiglie .

Le camminate fanno bene alla salute per tanti ottimi motivi e per non annoiare i bambini si possono invitare a farle con uno scopo; raccogliere i tesori del mare.

Tornati a casa sono ovviamente da lavare molto bene e ripetutamente per evitare odori molesti e poi?

Ecco una piccola idea.

Cercate quelle con un foro o fatelo voi e poi infilatele lasciando un pochino di spazio vuoto.

Noi abbiamo usato le ostriche perchè quest'anno ne abbiamo trovate molte e già rotte.

Ho usato un filo di cotone grosso e delle perle e un nastro azzurro. per abbellire il pendente che si è creato.

La nuova creazione è nel mio piccolo bagno ...quello blù

Omaggio al Capo

Senza ombra di dubbio vi sarete accorti accorti che nel mese di luglio il tempo è stato un pochino ballerino.

Come volevasi dimostrare anche in vacanza ha piovuto ma noi non ci siamo fatti intimorire .

Grazie ad una ottima e dolcissima animatrice io e i mie due piccoli artisti abbiamo lavorato.

Un pomeriggio di pioggia è passato in allegria costruendo simpatici portamatite usando le anime dello scottex e della cartaigienica. Ne abbiamo fatti 3 tutti diversi.

Il mio lo dedico al mio solo ed unico Capo( perchè con lei è sempre Primavera)

Nono solo castelli di sabbia

Quest'anno ho scoperto che non sono solo i bambini che giocano con la sabbia. Ci sono anche molti adulti maschi che si improvvisano architetti e scenografi.

In certi casi hanno la scusa del bambino in altri lo fanno palesemente per divertimento .

Mi piacciono. Abbiamo visto ragazzi che trasformano la sabbia in sculture di delfini, uomini con palette che fanno tributi al sole e 50tenni che muniti di scalpellini e attrezzi vari costruiscono castelli con tanto di torrioni con mattoni a vista e scalinate a chiocciola.

Ovviamente anche noi ci siamo lanciati e dopo un giorno per prendere confidenza con il materiale, da veri professionisti, io e Brontolo abbiamo eretto il nostro......

scarabeo sacro. Perchè lo scarabeo? un altro modo per ripassare la storia dell'antico egitto.

L'unico dubbio..il numero delle zampe.

Bellissimo.

Borsa da spiaggia

La mia borsa da spiaggia non si esime dall'essere ( come tutte le borse delle donne) piena di tutto un pò.

Ci trovate dal libro in caso dovessi avere dei momenti morti, alla borraccia con l'acqua. Dalla crema solare protezione 50 agli occhiali da sole passando

per la ciotola con i biscotti e gli asciugamani e la raccolta di conchiglie. Non dimentichiamo ovviamente fazzoletti e annessi.

Più che una borsa mi servirebbe una valigia con le ruote!

Le borse da spiaggia però oltre ad essere quasi tutte di plastica non mi piacciono perchè sono molto anonime.

Così anni fa ne ho fatta una io. Potrei personalizzarla ancora effettivamente per renderla più colorata.

Ora però è così

Prima era un vecchio paio di yeans ora una capiente borsa da poter strapazzare.