venerdì 31 dicembre 2010

Che "Copiona"!

Con un salto temporale, sono ritornata ai tempi della scuola quando imitando la compagne mi sentivo dire "Copiona".
La frase si addice anche in questo momento ma ora i termini sono altri... "ispirata, rievocando il momento..."
Comumque il concetto è quello e ho reso un tributo all'arte dell'uncinetto.
Ho trasformato un semplice ma caldissimo cappellino di lana nero in un vezzoso cappellino cucendogli un semplice fiore all'uncinetto grigio.

Non è carino? Mi ha ispirato la vetrina di un negozio e poi un altro blog di una simpatica ragazza molto creativa (IDA Interior LifeStyle). Grazie a loro ho un nuovo cappellino per le fredde giornata invernali.
Non è difficile se volete provateci bastano 15 minuti.

lunedì 27 dicembre 2010

Poesia o pragmatica?

Ieri sera la pisella ha deciso che non era ora di dormire e così mi ha tenuto sveglia fino alle 23.30.
In un attacco di romanticismo io e la mia dolce metà ( veramente io sono la sua metà e non il contrario!) abbiamo visto alla televisione un cartone animato :" la bella addormentata nel bosco " di Walt Disney.
Che bello ...pensate poi che era degli anni '60 e quindi disegnato a mano senza i computer.
Comunque , stavamo guardando le scena di quando finalmente sta per scadere il tempo massimo per il maleficio della strega Malefica contro la principessa.
Il 16simo compleanno è alle porte e mio marito.." Ma il sedicesimo compleanno compreso? altrimenti è già scaduto il termine!"
Mi veniva da dire " E' già siamo in posta o in banca che scadono i termini per il pagamento altrimenti poi scatta la mora!". Mi sono trattenuta e mi sono messa a ridere.
Questo si che è vero amore!! Mica sono bazzecole.
E poi a chi serve un tocco di romanticismo, quel briciolo di poesia che ti fa dimenticare la vita grama... a me?
Non rispondo alle provocazioni, almeno per oggi

domenica 26 dicembre 2010

Pranzi di Natale

In questi due giorni ho cucinato molto e sono anche riuscita a non combinare pasticci. Ho ricevuto il benestare da Radice e ciò è un bellissimo complimento. Se in più calcolate che
  • non è avanzato nulla
  • mio cognato ha assaggiato anche le cose "strane"
allora sono stata proprio brava!!
Comunque volevo spezzare una lancia in favore delle imbranate (come me) in cucina. Quelle che se hanno più di tre pentole sui fornelli e il forno accesso sudano come se fossero nel Sahara, nonostante siano in dicembre.
Certe ricette sono assurde perché pur recando l'icona (ingannevole) di "facilissimo" non solo non lo sono ma necessitano di una intera batteria di pentole.
In più hanno nella lista degli ingredienti alcune "sostanze" mai sentite o difficilmente reperibili in un normale supermercato. Gli autori forse hanno uno spaccio personale!
In questi casi improvviso o mi affido alla cosa più simile che conosco. Nel 70% dei casi funziona.
Consolatevi, io uso un metodo infallibile: rido, butto fuori dalla cucina Radice che pur dandomi consigli intelligenti non sono richiesti e poi do la colpa al gas o ai tempi di cottura. Oppure c'è l'ultima alternativa: il ritardo dei commensali.
Però se volete consolarvi guardate "hell's kitchen" su (Cielo) e poi capirete molte cose.
La vostra autostima subirà una impennata verso il cielo stellato e sarà anche fonte di ispirazione.
Comunque questo era il mio menù di Natale:

Antipasti

· Terrina di pere, formaggio di capra e noci

· Bignè farciti di mousse al prosciutto e gamberetti

· Formaggi della casa

Primo piatto

· Lasagne con carpaccio di salmone e robiola

Secondi

· Arrosto di coniglio ripieno

· Cappone bollito misto

Contorno

· Insalata mista

Dolce

· Crostata con crema di agrumi

· Panettone


sabato 25 dicembre 2010

Auguri


Finalmente ci siamo. E' arrivato Natale!!!
Tanti auguri a tutti.


mercoledì 22 dicembre 2010

sabato 18 dicembre 2010

Conto alla rovescia


E con oggi mancano solo 7 giorni a Natale. Auguri .

venerdì 17 dicembre 2010

Detto e fatto

Settimana scorsa vi avevo raccontato del mio giro per il centro storico di Monza e dello "sbirciamento" alle vetrine.
Come annunciato ho copiato l'idea del presepio con i tronchi di legno.
Dove li ho trovati? Questa è una lunga e strana storia. In pratica ho corrotto con sorrisi l'omino che potava le piante ai giardinetti dove portavo la prole a giocare.
Me li ero fatta tagliare con il proposito di farli diventare parte di un nuovo mobile, ma non l'ho ancor fatto e allora li ho reciclati così:


lunedì 13 dicembre 2010

Ispirazione natalizia

Eccoci come tutti gli anni inizia il supplizio per Radice che si trova in crisi per i regali.
Uno non sa cosa chiedere a Babbo Natale e due non ha la più pallida idea su cosa regalare agli altri.
A complicarci la vita c'è anche il piccolo dettaglio che con lui bisogna uscire di casa sapendo già perfettamente cosa comperare.
Perché? ma perché le vetrine non si guardano, ci si passa di fianco a passo di marcia... sostenuta ovviamente per non perdere tempo prezioso!
Ieri siamo andati a fare un giro per le vie del centro di Monza e per essere sincera qualche cosa ho trovato e in più mi sono guardata le vetrine . Alcune erano proprio belle, magiche.
Mi ha colpito quella di un fiorista che ha esposto un presepe fatto con dei pezzi di legno grezzo a simbolo della Sacra Famiglia.
Molto evocativo nella sua semplicità; quasi quasi lo copio.

mercoledì 1 dicembre 2010

Dicembre

Questa mattina nevicava e nonostante la cosa mi abbia leggermente complicato la vita ero contenta.
Siamo in dicembre e scende la neve.... entriamo in clima natalizio.
Che bello!!! Adoro i preparativi, gli scatoloni, i fiocchi, l'albero di Natale...
Sono una bambina e poi tutti gli anni cambio qualcosa per Natale.
I mobili non posso, ma altre cose si... e (a discapito del sistema nervoso di mio marito) non mi ferma nessuno. Nemmeno la bufera di neve.
Vi lascio una piccola idea che tra i conoscenti ha riscosso molto successo. Io detesto i bigliettini chiudi pacco, non mi piacciono proprio e così per distinguere i regali che spesso sono impacchettati con la stessa carta uso le mollette personalizzate.
Tutti gli anni ovviamente cambio soggetto o tecnica decorativa e in questo mi aiutata Brontolo.
Dopo un paio di giorni "i folletti di Babbo Natale ce li portano via" e poi ce li fanno magicamente apparire sui regali "così non si sbagliano!!!"


domenica 21 novembre 2010

Piove

Venerdì il mal tempo ci ha concesso una tregua e allora ho deciso di sistemare i vasi sul mio balcone.
Ho svuotato i sottovasi che si erano riempiti di acqua piovana ma non ho buttato la preziosissima acqua che ho raccolto nel mega annaffiatoio.
Con l'aiuto di Brontolo ho pulito le piante buttando via quelle morte in modo da dare più spazio a quelle vive.
Il pavimento del balcone poi gridava vendetta ma se devo dirla tutta non l'ho ascoltato.
Con sorpresa ho notato una cosa: l'esperimento di Radice sembrerebbe riuscito.
Aveva deciso di seminare le carote ma non in un vaso... sarebbe stato banale: ha usato i contenitori di tetrapack del latte. Questo è il risultato finale.
Io non ero molto fiduciosa ma mai ostacolare la sua creatività! Poi si offende e non si lancia più in questi voli pindarici ricchi di fantasia e pensiero divergente (per dirla come i pedagogisti).
Comunque oggi piove ancora e allora vedete che ho fatto bene a non lavare il pavimento? I sottovasi però saranno ancora da svuotare... pazienza.

martedì 9 novembre 2010

L'armadio piange

Ragazze che desolazione il mio guardaroba! Tra un po' c'è l'eco.
Il motivo è semplice: e se volete, potete provarlo anche voi. Ci vuole solo un pomeriggio, silenzio e molto coraggio. Dunque tutto è nato da una discussione con Radice riguardo al cambio di stagione dei vestiti e al conseguente riordino degli armadi.
Così mi sono seduta ed ho analizzato oggettivamente il mio guardaroba. Avevo molti vestiti ma che effettivamente mettevo e mi piacevano pochini. Allora ho preso un sacchetto grosso e ho iniziato il Repulist.
Il "leitmotiv" era : se non è stato indossato almeno 3 volte in una stagione si butta! Qui bisogna essere rigorose e non barare.
Specifico che c'erano cose risalenti a 6 anni prima o ricevute in regalo e poi mai messe.
Ho portato due sacchetti di vestiti alla Caritas della parrocchia e loro hanno apprezzato molto.
Adesso però mi divertirò a rimpinguarlo.

mercoledì 20 ottobre 2010

Sono tornata

Mi sono presa una pausa poiché sono tornata al lavoro dopo la nascita della Pisella.
E' indubbiamente un po' complicato tenere il passo con tutti gli annessi e connessi legati alla vita di 4 persone. Ma per ora non affogo nel "mare nostrum" della vita quotidiana.
Comunque, bando alla ciancie... E' finito anche Halloween.
A Brontolo piace ma ovviamente a Radice no.
Non mi va di fare una festa ma non si può non fare proprio nulla anche perché siamo martellati dalle pubblicità e dai vari gadget.

Così ci siamo costruiti la maschera colorandola con i pennarelli e usando cartoncino e fili da recupero.
Il divertimento e farlo almeno in due. Il cartoncino era una scatola di cereali e il filo per legare la maschera era il nastro della confezione dei pasticcini. Tutto si può riutilizzare!
Abbiamo passato così più di un'ora senza televisione e giochi elettronici facendo qualcosa alla "vecchia maniera". Uniche due concessioni alla tecnologia la ricerca in internet per le foto e la foto finale come ricordo.


Ora lo so che non è una nostra festa, che nessuno ci obbliga a festeggiarla ma non credo sia giusto fare finta di niente. Usiamola con spirito critico e come scusa per stare insieme. Può essere un altro modo per usare le "mani" e sporcarsele nel costruire, per stimolare un minimo di creatività di cui non si fa più molto uso sopratutto alle scuole elementari. Purtroppo, aggiungo, con rammarico perché è una diversa strategia di apprendimento.

lunedì 27 settembre 2010

Il "finesettimana"

Avete presente quel malessere che ti prende al sabato mattina? Io grazie al cielo no, ma... e si: c'è un ma.
Inizio il "finesettimana" con Radice che gia alle 7.30 del sabato mattina mi dice"Qual è il programma della giornata? Dove si va oggi?"
La mia testolina inizia allora un lunghissimo elenco di operazioni che non ho avuto il tempo di fare nei giorni precedenti. Tanto per citarne qualcuna: Spesa, controllo della cartella e relativi compiti di Brontolo, stirare la montagna che si è creata e via discorrendo.
Lui invece avrebbe il desiderio di uscire e andare... dove? E' qui il bello.
Dovrei proporlo io! Ma se aspetto solo il week-end per riposarmi e affidargli per un paio di ore la prole!
Allora gli proponi di sentire qualche altra famiglia amica. NO!
"Voglio uscire!" tuona tentando di farti sentire in colpa.
Ma che due maroni. Forse è vero: gli uomini arrivano da Marte e le donne da Venere e meno male che in casa nostra siamo "2 a 2": palla in centro e si ricomincia.

sabato 18 settembre 2010

Marmellata

A maggio ho preparato in casa la marmellata e con grande soddisfazione mi è venuta bene.
Mi sono divertita a spiaccicare e frullare con il "minipimer" (bellissima invenzione) il composto. Ho fatto la marmellata di fragole e la marmellata di arance.
Questa mattina ho apparecchiato per la colazione e ho preparato su un piatto le fette biscottate con la marmellata per Radice. Poi lui con gentilezza le ha preparate per me. Non ridete ma nemmeno in questo abbiamo i gusti uguali.
Non sto parlando di preferenze sulla frutta ma su come ci piace avere la marmellata sulle fette.
Io la spalmo, voglio la marmellata su tutta la fetta. Voglio sentire il gusto della frutta non quello della fetta biscottata.
Lui fa delle specie di montagnole in centro (però non credo che usi il goniometro) e lascia i bordi lindi. "Così non mi sporco le dita per prenderla!" Il Lord!!
Mi viene da ridere perché mi si è aperto un mondo di nuove possibilità... culinarie.
Ma dove l'ho trovato uno così? e sopratutto come è che siamo ancora insieme dopo tanto tempo?

domenica 12 settembre 2010

Sono tornata

Ebbene si, sono tornata alla normalità ma non sono normale. Questo per chi mi segue non è una novità.
Con il 1° settembre ho ricominciato il lavoro con nuove colleghe e una nuovo posto. La novità non mi angosciava e poi ho l'orario ridotto perché sono ancora in allattamento.
Il vero problema è l'organizzazione dei vari "Orari" di ingresso a scuola / lavoro, con gli orari per il cibo e poi le varie faccende ma un pochino per volta sono sicura che ce la farò.
Poi sono sicura che tanto Radice mi aiuterà ripetendomi almeno 100 volte al giorno di riordinare. Ora il suo motto preferito è "E' una questione mentale" riferendosi al fatto che siamo lenti nel riordino.
Però siccome credo nelle coincidenze (anche se in questo caso sono in mio sfavore) per posta ci è arrivata la rivista di IKEA FAMILY LIVE che ha sulla copertina una frase illuminante: "ogni cosa al suo posto".
Evidentemente il cosmo mi rema contro oppure mi devo concentrare su questo aspetto.
Io ci provo, se avete dei consigli... sono pronta per provarli
Vi avverto però che non sarà un impresa facile vista la nostra complicata e polivalente esistenza !!
Però una cosa sarà certa: il sottofondo di commenti di Radice... quanto bene gli voglio!!!

venerdì 30 luglio 2010

Passo numero tre: montaggio

Già per essere una vera stanza (lo studio) da vivere bisogna che la stessa sia arredata.
La discussione ci ha impegnati per almeno un paio di mesi tra tira e molla.
Radice, ormai lo sapete, ha i suoi metodi (ha tentato di fare il modellino in scala dello studio... come aveva visto sul giornale di Ikea Family), io ho i miei più strampalati (strappo pagine dalle riviste, lo obbligo a guardare pubblicità e film per notare quel preciso particolare e via discorrendo...)
Comunque abbiamo deciso la sistemazione dei mobili.
Alla fine comunque abbiamo trovato la vetrinetta e la scrivania ma dovevano essere montate.
L'operazione scatta alle 15.00 del pomeriggio dopo che due omini ci consegnano i pacchi lasciandolceli nel corridoio di casa.
Iniziamo a montare la vetrinetta Liatorp di Ikea in stile coloniale (o almeno credo) seguendo scrupolosamente le istruzioni. Di tacito accordo io divido le viti, giro le pagine del manuale di montaggio, preparo gli attrezzi mentre lui, Radice, monta in silenzio zen. Non vorrei rompere la pace tanto ci pensa la Criceta a spezzare l'atmosfera per rivendicare sua madre o il cibo.
Dunque non era così difficile ma molto, e sottolineo il molto, lungo; sono le 18.00 e abbiamo appena finito la vetrinetta.
La scrivania ci porta via meno tempo.
Ora abbiamo uno studio, ma anche una marea di cose da controllare e passare al setaccio per vedere se si possono buttare; lui (Radice) sentenzia "Non abbiamo litigato e non ho dovuto montare e smontare nulla... ma tutte queste cianfrusaglie dobbiamo buttarle. Capito!!!"
Inutile dire che si riferiva alle mie cose...

mercoledì 28 luglio 2010

Passo double: verniciamo

Mi scuso con tutti i miei "lettori" (ma c'è qualche pazzerello?) per avervi abbandonato per un po' di giorni, ma ora capirete perché.


Eccoci abili e armati di tutto punto io e Brontolo, pronti per tinteggiare le pareti dello studio.
Abbiamo deciso che il colore sarà un verdino tra il pastello e l'acqua marina, ma poi in alto ci sarà un tocco artistico e di vitalità di un bel verde brillante.
Brontolo non stava più nella pelle e così giovedì alle 11.00 (nonostante il caldo) abbiamo iniziato a dipingere. Ci siamo divisi i compiti: io sulla scala a dipingere con il rullo la parete in alto, lui in basso per la parte inferiore.
Abbiamo scelto il rullo perché si fa più in fretta e lo può usare anche un bambino... che come è risaputo ha poca pazienza e il risultato lo vuole vedere in fretta.
Miracolo non abbiamo litigato, ci siamo divertiti e le pareti sono venute bene.
E la Criceta? Nel passeggino che tra un verso e l'altro ci guardava con espressioni tra il pensoso e lo sconcertato.
Radice era ovviamente assente per lavoro ma al suo ritorno ha ispezionato con fare militare. Il verdetto finale "Mi avete sporcato le prese, se non vengono pulite guai!" ma tutto sommato era favorevolmente impressionato.
Dopo la seconda mano di verdino ho dato inizio all'operazione "Sgocciolo".
Mi sono divertita anche perché il bello è che non importa come viene... é sempre un successo. 
Non ci sono misure da prendere, righe da seguire ...





domenica 18 luglio 2010

Operazione studio: passo uno

Abbiamo deciso di mettere finalmente in ordine lo studio ma tra il dire ed il fare a casa nostra c'è di mezzo un oceano!!!
Già perché i gusti sono eterogenei, le esigenze molteplici, la voglia altalenante... e chi più ne ha, più ne metta.
Allora siamo andati a fare una visita all'Ikea. Dovete sapere che Radice Quadrata mi concede due visite all'anno così ho sfruttato il gettone per vedere che soluzioni danno loro.
Colpo di scena, lui ha trovato una scrivania che potrebbe andare ed una libreria chiusa che ci starebbe bene mentre io ho visto come potrei abbinarli.
Andiamo alle casse ma ... (qui ci dovrebbe essere un rullo di tamburi per creare un po' di phatos) ... il mobile non era disponibile.
E che cavolo!!! una buona volta che Radice ha deciso ed era pronto a comperarlo ci si mettono pure loro. 
Sembra una cosa facile comperare un tavolo con le misure che ci occorrono ma noi siamo speciali per complicarci la vita. Quindi siamo andati sotto il solleone due volte per i mercatini dell'antiquariato vedendo scrivanie dagli 800€ in sù e due volte all'Ikea per soluzioni più economiche. Abbiamo anche discusso una volta per una mia idea più di designer ma molto carina ed alternativa.
Risultato: nulla di fatto per colpa di un magazzino non fornito ma ciò vuol dire che ci dobbiamo ritornare ed allora io ho un gettone in più da far valere.
More about Acrobazie di coloreMentre eravamo all'Ikea ho trovato un libro molto bello "Acrobazie di colore" (Per Nimér, ed. Lannoo) che mi ha dato l'idea su come dipingere i muri dello studio in modo inconsueto.

Così ieri siamo andati a comperare la vernice.
Il passo delicato era decidere le tonalità di colore. Stiamo scegliendo con i cartellini colorati sotto il naso quando Radice Quadrata indica un verde militare orrendo. Ed io penso: "Non lo voglio il muro color verde marcio!". Il commesso del negozio ride e sornione dice "Non si abbinano molto bene... questo è molto cupo.". Io penso: "salvata da un commesso pio".
Così usciamo con i nostri barattoli  pronta per affrontare la tinteggiatura del muro. Parlo al singolare di proposito perché Radice ha detto "ci pensate voi due (ovvero io e Brontolo), non mettetemi nel mezzo"
bah.. vedremo! 



domenica 11 luglio 2010

Che soddisfazione

Come sono contenta!
Ieri pomeriggio mi hanno consegnato i divani che il mese scorso avevo deciso di "rigenerare". La struttura dei divani era ancora (dopo 10 anni) in buono stato ma l'imbottitura dei cuscini si era consunta come il rivestimento in stoffa.
Dopo una ricerca minima ci siamo rivolti ad un artigiano che dopo il sopralluogo per valutare l'impresa me li ha rifatti. Che belli, sembrano nuovi!!!
All'inizio abbiamo considerato anche la soluzione di comprarli nuovi ma alla fine abbiamo optato per rifarli. La spesa poi è risultata inferiore e questo non è poco.
Mi piacciono moltissimo. Il colore nocciola poi si intona molto bene con le pareti gialle.
Così gia che c'ero ho cambiato la posizione dei mobili in sala per dare più spazio alla zona conversazione e alleggerire l'impatto visivo.
Tutta la stanza ha cambiato impatto. Mi sento più rilassata ed è più accogliente di prima.
primadopo

venerdì 2 luglio 2010

Considerazioni

Ho appena finito di leggere il libro "un anno a impatto zero" di Colin Beavan. Inutile dire che è scritto in modo fluente, leggero ma non banale. Ricalca un pochino lo stile "diario giornaliero" ma apre la mente a molte considerazioni.
La prima su tutte Fai qualcosa, è meglio che non fare niente!! Scoperta l'acqua calda? non direi.
Noi ci proviamo. Ora per esempio, visto il caldo che fa e tenendo presente che viaggio con almeno un bambino sempre con me, mi porto dietro una piccola borraccia di acqua del rubinetto nella borsa.
Prima usavo una bottiglietta di plastica ma dopo un paio di giorni che puzzava così la dovevo buttare e sostituire.
In casa ho trovato questa borraccina rossa con il disegno di Titty e l'ho adottata.
Due piccioni con una fava: meno plastica in giro e se ho sete bevo. Dopo un po' finisce in lavastoviglie.
Non risolverò molto ma io inizio. Certo troverete chi vi prenderà in giro dandovi della "spilorcia" o chi vi criticherà. Voi non prendetevela.
Non demordete tanto chi vi smorzerà l'entusiasmo ha sempre, purtroppo, una marcia in più di voi sul suo automezzo. Credetemi: Radice quadrata in questo è un asso! Lui si difende dicendo che è obbiettivo e realista, per me certe volte è noioso e un po' pedante ma... l'amore è cieco non sordo!
L'autore racconta di come ha rinunciato alla corrente elettrica, alla televisione ed a molte altre cose. Io alla lavatrice non rinuncio!
Però possiamo discutere su come usare meglio altre cose.

venerdì 25 giugno 2010

Lanciamo il sasso

Ho lanciato il sasso ma, al contrario del modo di dire, non ho tolto la mano.
La settimana scorsa ho portato in tintoria il "completo da pinguino" (giacca e pantaloni da uomo manager super impegnato) di Radice. Come prassi vuole me lo ridaranno attaccato all'ometto di metallo usa e getta, avvolto nella plastica sottile.
Allora mi sono presentata il giorno dopo dalla stessa signora (che ci conosce perché abituali clienti) e gli ho riportato 2 attaccapanni.
Questa scena l'ho gia fatta 3 volte, lei li riprende così, io non li devo buttare e non mi riempio l'armadio.
Questa volta però sorridendo le ho detto "Potresti fare la carta fedeltà: ogni 5 attaccapanni riportati, uno sconto sul prossimo lavaggio. In fondo conviene anche a te; risparmi sul costo degli attaccapanni".
Lei mi ha guardato sorridendo ma ci ha pensato un'attimo, poi mi ha risposto "siete solo in 2 o 3".
Forse ha ragione ma chi ben comincia è a metà dell'opera.
Oggi invece sono andata ha fare la spesa di sussistenza, ovvero pane, latte e yogurt per la colazione. Ovviamente avevo la mia borsa; al momento di pagare ho specificato che non volevo il sacchetto di plastica. La proprietaria mi ha detto "E' vero che sei attrezzata!"
Auspico che tra un pochino sia così per la maggior parte di chi fa la spesa. In fondo non ci vuole molta fatica.



giovedì 24 giugno 2010

Rivoluzione studio

Dopo il ciclone delle pulizie di Radice quadrata di un mese fa, tutto si è fermato. Allora ho iniziato io e preso il coraggio a due mani ho incominciato il "rifacimento trucco" della stanza.
L'ideale sarebbe svuotarla e ri-iniziare da zero ma ci accontentiamo di quello che le nostre forze e idee ci consentono. Primo problema: Le idee di Radice quadrata sono calcolate al centimetro, concrete, misurate e molto tecniche; le mie alternative, strane e magari prese in prestito da libri, mostre e giornali di arredamento.
Possibile farle convivere? Visto che ci siamo sposati credo di si!!
Ho iniziato dalle tende. Perché da loro? Perché erano sporche e dovevo lavarle e poi i tendoni non mi piacevano più. Sono scomodi (devo supplicare il marito che tutte le volte ha sempre qualcosa s'altro da fare di più importante.." devo farlo per il lavoro " è il suo commento preferito oltre a "mando questa mail e vengo"), sono un ricettacolo di polvere e fanno sembrare l'ambiente più piccolo.
Ho chiesto aiuto alla "Super nonna"ovvero la mamma di Radice quadrata. Mi ha aiutato a prendere le misure, a segnare le tende e a togliere il filo per poterle tagliare. Così da un tendone ho tagliato 4 tende a vetro.
la Super nonna (super perchè sopporta il nonnoossuto, lo zio lungo e stretto, Brontolo e me) non era del tutto convinta della mia scelta ma ha imparato a fare dei commenti discreti.
Alla sera ho raccontato a cena le cose al marito, lui annuiva. Dopo un po' e andato nello studio, ha notato i vetri vuoti e ha detto "Hai lavato le tende?"
Inutile dire che gli avrei fatto lo testa quadrata!

lunedì 21 giugno 2010

Basta borse di plastica

Vi avevo già annunciato che avrei iniziato a leggere il libro sull'impatto zero, beh questa mattina ho letto le prime pagine. Ho iniziato a riflettere sul mio comportamento ecologico. Proviamo a fare un minimo elenco delle cose che già facciamo (tanto per tirarci su il morale):
  • usiamo lampadine a fluorescenza a risparmio energetico
  • spegniamo i led dei vari elettrodomestici e televisori
  • facciamo la raccolta differenziata. In questo Radice quadrata è imbattibile, toglie con meticolosità anche i punti metallici dei plichi dei fogli!
  • se piove riciclo l'acqua piovana per annaffiare le mie piante
Ora ho deciso che mi concentrerò su un migliore uso dei sacchetti di plastica per fare la spesa. Per la spesa grossa del supermercato già ci siamo attrezzati da un paio di anni. Abbiamo trovato dei sacchetti di cotone che grazie a dei manici speciali si attaccano direttamente al carrello del supermercato. Ma siccome due non bastano ne abbiamo altri di stoffa inseriti dentro (così occupano meno spazio, e non corriamo il rischio di dimenticarcene).
Se poi iniziate a farlo in modo sistematico vi renderete conto che non è così difficile e in più alcuni negozi hanno già dei sacchetti con il loro logo stampato per fare pubblicità.
Potete iniziare con quelli e tenerli nella borsetta o in macchina oppure cucirne uno voi.
Io ne ho fatti già almeno 4 (di cui due regalati).

sabato 19 giugno 2010

Serata a tema

Il titolo non vi inganni non è un post sulle feste a tema e nemmeno uno per soli adulti.
E' semplicemente un invito a cena.
Ora vi spiego l'antefatto. La scuola elementare si è felicemente conclusa e grazie al cielo ci è venuto in soccorso l'oratorio estivo. In questi anni è un "miracolo di solidarietà" e un ottimo sfogo per il mio ormai famoso Brontolo.
Ieri però erano tutti in gita ad un parco acquatico ma il mio "cordone ombelicale" da mamma chioccia non si è ancora rotto del tutto e quindi lui era a casa con me.
Così per far passare il tempo, non davanti alla televisione, l'ho coinvolto nella preparazione di una serata speciale. Il menù era "americano" quindi panini con hamburger, patatine fritte, molto ketchup e informalità. Sulla porta della cucina abbiamo messo con lo scotch un foglio con la bandiera degli Stati Uniti che il bambino ha diligentemente colorato con i pennarelli.
Prima di cena abbiamo tenuto una lezione al papà (felicissimo di essere erudito in attesa di addentare il suo panino caldo) sulla bandiera. Prima infatti ci siamo documentati. Risultato: la cena era buona, Brontolo ha imparato qualcosa in più senza lamentarsi, non abbiamo visto la televisione per 1 ora e ci siamo divertiti tanto che mi è stato chiesto di farne un'altra cambiando paese.
Insomma è stato un successo. Evviva!

mercoledì 16 giugno 2010

Inizio a tremare

Radice quadrata" ha una nuova passione; si stà documentando su come vivere in maniera più "ecologica".
Un paio di fine settimana or sono ci ha trascinato ad assistere ad una visita guidata di  un "magnifico" (parole sue ovviamente) generatore di energia alternativa prodotta da pannelli fotovoltaici. Vi lascio immaginare l'emozione mia e di "brontolo".....
In linea di principio condivido questa sua nuova frontiera di pensiero ma mi fa un po' paura vedere i suoi occhi che rifulgono di luce propria.
Ha comperato un libro ("Un anno a impatto zero" di Colin Beavan) e si è messo subito a leggerlo con molta attenzione. E' una specie di diario di un tizio che ha "coinvolto" (si fa per dire) la sua famiglia a vivere per un anno ad "impatto zero".
Fin qui tutto bene, anzi è da lodare il tentativo.
Ogni tanto lo vedo ridere e allora mi legge il passo in questione. Ci sono fatti singolari, buffi ed alcuni da imitare.
Gli occhi di "Radice quadrata " si animano di un luccichio assassino,  le sue mani fremano e la sua voce infervorata dice gloriosa: è un grande!
A quel punto io inizio a tremare di paura perché già mi vengono in mente scenari apocalittici di un anno senza ascensore con due figli al seguito e spesa di una settimana da portare per 3 piani di scale a chiocciola.
Allora ho deciso di leggere anche io lo stesso libro e poi di iniziare un lungo percorso diplomatico di trattative di pace per evitare la guerra in casa mia ma rispettando l'ambiente nel tentativo di essere più ecosostenibili.

giovedì 10 giugno 2010

Il buongiorno

Questa mattina il buongiorno, ovvero la prima parolina di amore della giornata, a "radice quadrata" si stava trasformando in una parolaccia.
Facciamo un passo indietro. Siamo andati a letto alla stessa ora  ma io mi sono svegliata alle 3.00 per allattare la "criceta". Lui dormiva come un angioletto di 80 kg di fianco a me. Alle 3.40 "brontolo" è arrivato in camera perché una "zanzara malefica" lo stava assalendo allora l'ho invitato a stare un attimo con noi.
Ho rimesso nel frattempo la "criceta" nel suo lettino ma quando mi sono voltata... "brontolo" dormiva occupando tutta la mia parte di letto.
Visto che i due uomini di casa dormivano teneramente mi sono trasferita nel letto di "brontolo" dove ho trovato la zanzara che mi ha accolto.
Alle 5.20 la "criceta" voleva il bis così dall'altra stanza sono corsa in soccorso incastrandomi tra gli uomini.
Immaginate quindi che notte rilassante ho avuto. Alle 6.00 "radice quadrata" si è alzato per andare a correre.
Alle 7.00 ho preparato io la colazione, tanto già che c'ero, ma la voce di mio marito mi ha detto: "lo sai che il latte è alla temperatura giusta dopo 3 minuti che è uscito il caffè?"; alludeva al fatto che tra poco il latte bolliva e sarebbe uscito dal bricco ed in più avrebbe raggiunto una temperatura da ustione.
Io ho chiuso gli occhi e mi sono immaginata il pentolino che volava sopra la testa di "brontolo" ed atterrava sonoramente su quella di "radice quadrata" . Poi ho risposto, così ho evitato di trasformare una parolina in una parolaccia. Che pazienza che ci vuole!!!
Me lo male che il buongiorno si vede dal mattino.

lunedì 7 giugno 2010

Oddio, una giungla!

Vi avevo già raccontato del pollice verde della mia famiglia e siccome la nostra vita non è abbastanza incasinata non volevamo farci mancare il piccolo "metro quadro da curare".
I 22 vasi però hanno dato origine ad una piccola giungla. Noi non facciamo discriminazioni e quindi ogni vaso ha la sua dignità. Ecco allora convivere democraticamente bulbi di lilium vicino al vasetto di basilico (comperato al supermercato col fine ultimo di fare il pesto).
Ci sono i girasoli (orgoglio di "radice quadrata", nati da seme con amore e devozione) e il mio mini orto. 
Lo potete intravedere sulla sinistra. Un vaso rotondo in cui si arrampicano timidamente ma in modo incessante i "piselli odorosi". Non credo che saranno mai sufficienti  per un contorno ma ognuno fa quel poco che può. I semi della Lidl sono stati una sorpresa perché hanno dato origine ad una varietà colorata di fiori su cui ogni tanto si posano insetti e farfalle.
Ho scoperto che ho un esemplare di "millefolle di Clavenna" ovvero una Achillea chiamata così perchè fu usata per curare il mitico Achille; ma tu pensa. E poi  una "silene"... Mai sottovalutare i semi!

venerdì 28 maggio 2010

Mi piace!

Qualche giorno fà il mio "Brontolo" mi ha fatto questa semplice domanda a bruciapelo. Non aveva nessun collegamento con un discorso ma lui insisteva nel volere una risposta precisa.
Ho fatto fatica a rispondere, non è un elenco della spesa. E' più facile scegliere tra due cose ma fare delle scelte in generale... così su due piedi è difficile.
Comunque ci ho pensato e da brava scolara ho fatto il mio compito.
Ecco cosa mi piace (almeno in questi giorni): camminare con tranquillità e vedere le cose senza fretta, vedere il sorriso della "criceta" quando alla mattina mi riconosce, il bacio di "brontolo" appena alzato, fare la torta della domenica, applaudire al goal della squadra di "brontolo".
Camminare mano nella mano con la mia "dolce metà", vedere spuntare la natura sul mio balcone, scoprire una cosa nuova per me, andare sull'altalena come da bambina.
Ecco alcune delle cose che mi piacciono. Sono forse banali ma credo siano sempre e comunque importanti.

venerdì 21 maggio 2010

Oh, c'è il sole!

Finalmente da tre giorni a Milano splende il sole. Che Bello!
Sono molto contenta, ne avevo quasi un bisogno fisico. Mi sento più contenta. In effetti però chiacchierando mi sono accorta che non ero la sola. Me lo male, faccio sempre la figura della mosca bianca.
Comunque questo poco di sole mi ha fatto sembrare tutto un po' più bello. I gerani sui balconi delle case erano meno striminziti, le margherite nelle aiuole avevano perso quell aspetto stentoreo. Il mio "mega terrazzo" si è riempito di vita. I bulbi che avevo piantato dopo il battesimo della "criceta" stanno crescendo a vista d'occhio, i semi del prato fiorito stanno diventando una giungla.
Li avevamo comprati l'anno scorso per 1 EURO alla LIDL. Prendendo in considerazione la spesa non ci avevamo fatto molto affidamento ed invece mi ha sorpreso.
Sono sbocciate le "bocche di leone" ed altre 3 specie che non conosco ancora

venerdì 14 maggio 2010

Allattamento al seno

Venerdì 7 Maggio 2010 un articolo pubblicato su "Avvenire" (vedi articolo) trattava il tema dell'allattamento al seno. In questo articolo di 5 colonnine si sosteneva che molto donne (4 su 10) lo evitano per varie ragioni, alcune anche di tipo estetico. Io personalmente ho allattato il mio "brontolo" ed ora allatto al seno anche la "criceta".
E' però indubbio che non si fa nulla per sensibilizzare o aiutare questa pratica.
Se è vero che garantisce al bambino tutti gli anticorpi in modo naturale e per maggior tempo, dovresti essere stimolata a farlo. Invece se per caso ti trovi nella condizione di allattarlo "in giro" vieni additata. Non è solo una questione di pudore e di privacy (ora questa parola va molto di moda).
Nei locali non ci sono paraventi, angoli attrezzati per il cambio o almeno in pochissimi casi. Quindi le mamme si arrangiano con sciarpe, guaine protettive per gli occhi sensibili dei passanti.
Grazie al cielo ho latte in abbondanza e la "criceta" cresce bene, il surplus volevo donarlo. Nell'ospedale dove ho partorito non erano attrezzati e mi hanno risposto di buttarlo. Ma stiamo scherzando? Quel "ben di Dio"? E' un controsenso.
Ma come avrete capito io sono cocciuta e allora ho trovato "la banca del latte umano" (vedi il sito dell'associazione AIBLUD) a Milano che lo raccoglie. Sapete che 20 ml di latte umano (4 cucchiai) sono il pasto di un bambino nato prematuro? Questo sì che è un ben di Dio!!

martedì 11 maggio 2010

Grandi pulizie

Oh santa Polenta, "radice quadrata" ha deciso di scatenarsi e ha iniziato le grandi manovre.
Sguardo assassino negli occhi, mani frementi e sacchetti della rumenta (ovviamente differenziata) in mano. Così ha inizio la domenica pomeriggio causa pioggia e tempo a disposizione.
Vittima lo studio che gridava vendetta o aiuto, a secondo dei pareri; già da un po' di tempo ma le orecchie non ascoltavano il grido di lamento.
Praticamente la stanza era un magazzino e un "rifugio pecatorum" ma dopo due ore si è trasformata.
"Radice quadrata" colto da un estasi di pulizia ha buttato via un paio di chili di carta e cartoncini, un sacco nero pieno di "cianfrusaglie" (come le chiama lui). Era felice anche se io ho temuto che nell'impeto buttasse via anche me ("tanto sono in casa da più di un anno").
Ha attaccato quadri che per cortesia mi ha chiesto come disporre, anche se poi ha fatto come voleva lui; ne ha spostati altri senza dover fare altri buchi nel muro (per evitare di doverli poi stuccare).
Io sono rimasta muta ma grata per questa parentesi casalinga.
Ora ho una stanza più vivibile ma ancora da arredare (per questo forse mi verrà incontro una tempesta di fine stagione); un uomo felice per aver preso in mano la situazione. Tra un pochino scatterà l'operazione studio, ovvero arredare 8,61 metri quadri e non farsi venire una crisi isterica.

venerdì 7 maggio 2010

Abbiamo perso una buona occasione

Purtroppo mi rincresce scriverlo ma abbiamo perso una buona occasione per dimostrare che a Milano siamo "eco" o "green"non solo a parole.
L'anno scorso Abbado per ritornare alla Scala aveva chiesto come clausola la messa in alloggio di un certo quantitativo di piante. Ebbene dopo lo sconcerto iniziale, forse pensavano fosse una burla, tutto sembrava essersi risolto ed accordato. Ma invece no!
In fondo a cosa servono gli alberi? Meglio il cemento tanto non c'è ne mai abbastanza.
Poi però pubbliciziamo le domeniche a piedi, la rottamazione delle auto e gli incentivi per comprarne di più ecologiche, la buon vecchia borsa della spesa in cotone invece del sacchetto di plastica.
Ma piantare nuove piante no!
Comunque per un'ulteriore riflessione leggete l'articolo di Piano pubblicato dal Corriere della Sera (articolo) .

domenica 2 maggio 2010

Con una cornice...

E chi l'ha detto che per un tocco in più bisogna stravolgere il sistema?
La mia casa non è piccola ma nemmeno una piazza d'armi, e nelle stanze c'e sempre poco spazio per quello che vorrei fare o per tutto il materiale che ci vorrei mettere.
Il "bagno delle donne" come è stato battezzato dal piccolo "brontolo" è il regno del "mignon".
Ogni cosa è stata calcolata al centimetro per farci stare tutto. Così c'è poco spazio per ninnoli, soprammobili e gingilli di vario genere. Non volevo rinunciare allo specchio grande, una mia piccola passione, quindi ho rinunciato ad altro. Anche in bagno volevo mettere un quadro, ma mi sembrava esagerato. Così in una parete ho messo una piccola cornice porta-foto dell'Ikea per alleggerire l'ambiente.
Ora posso ogni volta che voglio cambiare il disegno per avere una piccola novità solo per me. Così non mi annoio mai.

Questa volta mi è bastato tagliare due cuori da due scampoli di stoffa. Nulla di difficile.

Nuova vita, nuovo uso

Vi ho già detto che sono andata a vedere un evento del "fuori salone". All'ingresso del locale c'erano tre animali costruiti con materiali di riciclo e poi dipinti di viola. In basso avevano un piccolo pannello solare per l'illuminazione. Ero simpaticissimi.
Da lì mi è venuto in mente che con un po' di manualità si possono costruire con gli scarti molti oggetti.
in quel caso non erano "utili" ma di grande effetto scenografico. Senza ombra di dubbio ci vuole tempo, materiali giusti, capacità, e una buona dose di pazienza e manualità. Aggiungiamo poi il fatto di non avere nessun avvoltoio sulla schiena che borbotta contro di te.
Se non avete l'ispirazione o vi manca la creatività guardate il sito del museo del riciclo e scoprirete molte opere fatte con gli scarti.

venerdì 23 aprile 2010

Io designer e tu?

Si è conclusa la manifestazione "fuori salone" in parallelo al Salone del mobile di Milano.
Mi auguro che per gli addetti ai lavori non sia stata solo una grande fatica ma che un minimo di impulso al settore ci sia stato.
Io nel mio piccolo "sono stata portata" (non è un errore di grammatica ma è la verità ... mi hanno portato quasi di peso) a vedere alcune cose.
Devo essere sincera fino in fondo... alcune installazioni o opere (non sò come sia più giusto chiamarle) non lo ho capite e forse non le ho apprezzate.
Mi è invece piaciuta l'atmosfera di grande libertà di pensiero e di creatività che si respirava senza pregiudizi di sorta. Mi sono meravigliata dell'uso completamente fuori dagli schemi che c'è nell'uso dei materiali, siano elastici, mollette o altro.
Su una parete ho visto due lastre di compensato con incollate una quantità di mollette da bucato tutte diverse. La didascalia informava come un semplice oggetto può diventare un'opera di designer: non ci avevo pensato fino a quel momento.
Oggi poi a distanza di più giorni ho riflettuto su come si stia perdendo il senso e la bellezza nel "creare". Mi spiego meglio; oggi si guarda solo al risultato finale ma alcune volte credo sia importante anche apprezzare e far piacere anche il procedimento creativo, le sensazioni che hai o il motivo per cui l'hai fatto. Da bambini è più facile... non sempre ti interessa se il tuo disegno non viene capito. Tu l'hai fatto e sei contento così.

martedì 13 aprile 2010

Non lo voglio nuovo!!

Uffa, sono stufa di sentirmi dire di comprare nuova una cosa. Ieri avevo bisogno di fare affilare la forbice ma non c'è più nessuno che nei paraggi lo fa. Sembra non sia più conveniente in quanto una forbice nuova costa poco e non sempre vale la pena riaffilare una lama vecchia.
Quindi "signora la comperi nuova!"
Dopo la nascita della mia secondogenita ho riportato in casa dalla cantina il passeggino che avevamo tenuto. Dopo averlo lavato mi sono accorta che la stoffa si stava lisando alle estremità.
Notare che lo scheletro di metallo e quindi la parte meccanica è pienamente efficiente.
Così ho chiamato la ditta costruttrice ma la prima risposta è stata "Signora è troppo vecchio il rivestimento, compri un nuovo passeggino". Solo dopo varie insistenze e altre due telefonate ho trovato chi mi ha risolto il problema.
Non è questione di taccagneria ma di buon senso. Perché devo comprare un oggetto nuovo quando si può aggiustare quello rotto, magari anche con meno spesa?
Anche perch* poi c'è il problema di buttare quello vecchio contribuendo alle crescita della mole di rifiuti.

venerdì 9 aprile 2010

Vetrine in bella vista

Quando c'è il sole tutto sembra più bello anche le vetrine dei negozi. Da brava massaia poi noti i vetri sporchi e le ditate che vengono lasciate sulle vetrine ma, se la vetrina è fatta bene, ti soffermi anche se non devi comprare nulla.
Ne ho notata una oggi che esponeva occhiali da sole. Li avevano messi in modo molto semplice adagiandoli sui tappetini di erba sintetica con i fiori. La composizione era leggera e semplice ma molto gradevole. Mi piace guardare in modo attento le vetrine anche perché alcune volte sono fatte proprio bene.
Non amo quelle sovraffollate di oggetti (siano vestiti od altri accessori) ma quelle che creano un'atmosfera.
Una volta ne ho vista una che in occasione della primavera avevano usato i vasi di vetro delle marmellate. Li avevano esposti in fila indiana e al posto del tappo di metallo avevano messo dei pezzi di stoffa blu e dei nastri colorati. Il risultato era bellissimo.
Certo chi studia da vetrinista apprenderà i trucchi del mestiere e le regole base ma non sempre il buon gusto si può insegnare. Noi possiamo però ammirare un bel lavoro ed esprimere il nostro gradimento.


Esempio di una vetrina di lane a Monaco di Baviera

mercoledì 7 aprile 2010

Senza fretta

Qualche giorno fa mi è capitato di passeggiare  senza fretta e senza una meta precisa per le vie della mia città. Sono una tipa piuttosto curiosa e noto le cose" strane o simpatiche"
Il pochino sole che c'era mi ha fatto alzare lo sguardo e oltre un orribile muro grigiolino ho visto una bellissima pianta . Alta. robusta ma elegante, con boccioli dei fiori bianchi e quasi tutti ancora chiusi. I rami  sembravano uscire da un dipinto giapponese.

Era una pianta di Magnolia. Ho chiesto al proprietario come si chiamasse la specie ma lui mi ha detto solo che oltre a pagare il giardiniere sa che la pianta è della varietà che perde le foglie in inverno.
M sono fermata ad osservarla e come avrete capito mi è piaciuta molto. Comunque mi sono informata . Ci sono moltissime varietà di magnolie ( forse 80) così diverse tra loro che sembrano piante diverse.
Il giorno dopo ho ripercorso quella strada e altre limitrofe e ho contato altre 4 piante di specie e colori diverse.  Forse ogni tanto dovremmo fermarci ad osservare le piante che ci circondano. imparare i loro nomi, guardare i colori del loro fogliame o delle loro infiorescenze... in fondo loro ci fanno dei grossi favori.
Ci danno l'ossigeno, ci regalano primavere colorate, ci donano rimedi salutati...e ci rallegrano. Quale donna ( anche uomo per la verità) non ama un bel mazzo di fiori in regalo?
E poi in tempi così poco rispettosi dell'ambiente c'è il rischio che scompaiano e noi non saremmo nemmeno in grado di descriverle ai nostri figli o nipoti. Che tristezza!!

giovedì 1 aprile 2010

il pollice verde

Forse mi sono sbagliata ma credevo fosse iniziata la primavera. i miei ricordi scolastici recitavano che il 21 marzo fosse il primo giorno di primavera ma se guardo fuori dalla finestra  mi viene qualche dubbio.
Complice una bella giornata settimana scorsa mi sono data al giardinaggio. Attenzione io non ho un giardino  e nemmeno un terrazzo , ho solo 6,21 metri quadri di balcone .Questo spazio si potrebbe definire multifunzionale poichè serve per stendere il bucato, ospitare il  motore del condizionatore d'aria condizionata, fare da deposito di vasi  deposti in un mobiletto . Vi lascio quindi immaginare l'ampio  spazio a disposizione per le piante.
Ma siccome in casa nostra abbiamo tanta immaginazione e nemmeno l'evidenza dei pochi metri a disposizione ci ferma ci sono  ben 24 vasi di forma e capienza diversa.
dicevo ...mi sono armata e ho controllato la situazione. Il balcone sembrava un monumento ai caduti  allora ho iniziato la pia opera di pulizia.
Alla lista  dei morti si legga: 4 esemplari di gerani, un geranio imperiale ( aimè il mio preferito regalatoci per un anniversario di matrimonio di 2 anni fà), una pianta non meglio identificata.
Speriamo che arrivi il sole così forse arriveranno anche i fiori!

martedì 30 marzo 2010

Che peso la carta!

Tanto per cambiare tocca e me fare l'operatore ecologico di turno. Non sò per quale strana congiunzione astrale tutti in casa mia producono valanga di rifiuti da dividere nelle apposite pattumiere, ma solo io vado a depositarle nel pattume condominiale. Bah!
comunque mi è veduta l'insana curiosità di quantificare il peso della carta destinata al riciclaggio. Così per quindici giorni con pazienza l'ho pesata su una bilancia elettronica e il risultato mi ha sconvolto. In 15 giorni abbiamo prodotto ben 5691 gr di carta.
Certo ci sono dentro i volantini dei vari supermercati, i quotidiani, le varie scatole vuote dei cereali o biscotti...ma sono proprio tanti.
E 'già positivo il fatto che li differenzio anche se poi ogni due o tre giorni devo andare a buttarli ma non c'è un modo per ridurli?
E' necessario avere una mega scatola
di cereali quando poi il contenuto occupa solo tre quarti della stessa? forse non ho veri problemi da risolvere per cui mi vengono in mente questi. Però pensateci anche voi.

sabato 27 marzo 2010

Apertura ufficiale

Oggi inizia ufficialmente la mia piccola rivoluzione multimediale... ovvero passo dalla carta e dai pennarelli colorati all'utilizzo del computer e tastiera. Forse sono molto retrograda ma faccio fatica a ricordarmi tutti i passaggi per spedire una banalissima e-mail.
Comunque ora iniziamo con lo spiegare il titolo. I "metri quadri" citati sono quelli di una media abitazione in cui convivono più o meno armoniosamente tutti i componenti di una famiglia.
Sono tanti? Ne servirebbero di più?
Cominciamo con il dire che tutto è relativo ma effettivamente se ci pensate è vero.
In certe occasioni (pulizie di primavera, cambio di taglia con revisione dell'armadio, riordino nella camera dei figli e altre calamità simili) lo spazio si moltiplica a dismisura trasformandosi in una landa da esplorare sotto i potenti effetti di un tonico titanico.
Se però volete gustarvi in santa pace un tranquillo intermezzo, leggere un libro in silenzio, darvi alle opere del "fai da te" e creare qualcosa, non ci sono nemmeno tre metri quadri liberi.
Il mondo si chiude e vi fa sentire affittuari in casa vostra...
E allora? Io ho deciso di combattere e di creare una sorta di "depandance" in cui sfogarmi e vedere cosa succede. In fondo la quotidianità è fatta da tanti piccoli momenti in cui spesso tralasciamo di farci cogliere dall'ispirazione.
Quindi vi invito a visitare i miei 100 metri quadri più speciali... Avanti c'è posto!!