venerdì 28 maggio 2010

Mi piace!

Qualche giorno fà il mio "Brontolo" mi ha fatto questa semplice domanda a bruciapelo. Non aveva nessun collegamento con un discorso ma lui insisteva nel volere una risposta precisa.
Ho fatto fatica a rispondere, non è un elenco della spesa. E' più facile scegliere tra due cose ma fare delle scelte in generale... così su due piedi è difficile.
Comunque ci ho pensato e da brava scolara ho fatto il mio compito.
Ecco cosa mi piace (almeno in questi giorni): camminare con tranquillità e vedere le cose senza fretta, vedere il sorriso della "criceta" quando alla mattina mi riconosce, il bacio di "brontolo" appena alzato, fare la torta della domenica, applaudire al goal della squadra di "brontolo".
Camminare mano nella mano con la mia "dolce metà", vedere spuntare la natura sul mio balcone, scoprire una cosa nuova per me, andare sull'altalena come da bambina.
Ecco alcune delle cose che mi piacciono. Sono forse banali ma credo siano sempre e comunque importanti.

venerdì 21 maggio 2010

Oh, c'è il sole!

Finalmente da tre giorni a Milano splende il sole. Che Bello!
Sono molto contenta, ne avevo quasi un bisogno fisico. Mi sento più contenta. In effetti però chiacchierando mi sono accorta che non ero la sola. Me lo male, faccio sempre la figura della mosca bianca.
Comunque questo poco di sole mi ha fatto sembrare tutto un po' più bello. I gerani sui balconi delle case erano meno striminziti, le margherite nelle aiuole avevano perso quell aspetto stentoreo. Il mio "mega terrazzo" si è riempito di vita. I bulbi che avevo piantato dopo il battesimo della "criceta" stanno crescendo a vista d'occhio, i semi del prato fiorito stanno diventando una giungla.
Li avevamo comprati l'anno scorso per 1 EURO alla LIDL. Prendendo in considerazione la spesa non ci avevamo fatto molto affidamento ed invece mi ha sorpreso.
Sono sbocciate le "bocche di leone" ed altre 3 specie che non conosco ancora

venerdì 14 maggio 2010

Allattamento al seno

Venerdì 7 Maggio 2010 un articolo pubblicato su "Avvenire" (vedi articolo) trattava il tema dell'allattamento al seno. In questo articolo di 5 colonnine si sosteneva che molto donne (4 su 10) lo evitano per varie ragioni, alcune anche di tipo estetico. Io personalmente ho allattato il mio "brontolo" ed ora allatto al seno anche la "criceta".
E' però indubbio che non si fa nulla per sensibilizzare o aiutare questa pratica.
Se è vero che garantisce al bambino tutti gli anticorpi in modo naturale e per maggior tempo, dovresti essere stimolata a farlo. Invece se per caso ti trovi nella condizione di allattarlo "in giro" vieni additata. Non è solo una questione di pudore e di privacy (ora questa parola va molto di moda).
Nei locali non ci sono paraventi, angoli attrezzati per il cambio o almeno in pochissimi casi. Quindi le mamme si arrangiano con sciarpe, guaine protettive per gli occhi sensibili dei passanti.
Grazie al cielo ho latte in abbondanza e la "criceta" cresce bene, il surplus volevo donarlo. Nell'ospedale dove ho partorito non erano attrezzati e mi hanno risposto di buttarlo. Ma stiamo scherzando? Quel "ben di Dio"? E' un controsenso.
Ma come avrete capito io sono cocciuta e allora ho trovato "la banca del latte umano" (vedi il sito dell'associazione AIBLUD) a Milano che lo raccoglie. Sapete che 20 ml di latte umano (4 cucchiai) sono il pasto di un bambino nato prematuro? Questo sì che è un ben di Dio!!

martedì 11 maggio 2010

Grandi pulizie

Oh santa Polenta, "radice quadrata" ha deciso di scatenarsi e ha iniziato le grandi manovre.
Sguardo assassino negli occhi, mani frementi e sacchetti della rumenta (ovviamente differenziata) in mano. Così ha inizio la domenica pomeriggio causa pioggia e tempo a disposizione.
Vittima lo studio che gridava vendetta o aiuto, a secondo dei pareri; già da un po' di tempo ma le orecchie non ascoltavano il grido di lamento.
Praticamente la stanza era un magazzino e un "rifugio pecatorum" ma dopo due ore si è trasformata.
"Radice quadrata" colto da un estasi di pulizia ha buttato via un paio di chili di carta e cartoncini, un sacco nero pieno di "cianfrusaglie" (come le chiama lui). Era felice anche se io ho temuto che nell'impeto buttasse via anche me ("tanto sono in casa da più di un anno").
Ha attaccato quadri che per cortesia mi ha chiesto come disporre, anche se poi ha fatto come voleva lui; ne ha spostati altri senza dover fare altri buchi nel muro (per evitare di doverli poi stuccare).
Io sono rimasta muta ma grata per questa parentesi casalinga.
Ora ho una stanza più vivibile ma ancora da arredare (per questo forse mi verrà incontro una tempesta di fine stagione); un uomo felice per aver preso in mano la situazione. Tra un pochino scatterà l'operazione studio, ovvero arredare 8,61 metri quadri e non farsi venire una crisi isterica.

venerdì 7 maggio 2010

Abbiamo perso una buona occasione

Purtroppo mi rincresce scriverlo ma abbiamo perso una buona occasione per dimostrare che a Milano siamo "eco" o "green"non solo a parole.
L'anno scorso Abbado per ritornare alla Scala aveva chiesto come clausola la messa in alloggio di un certo quantitativo di piante. Ebbene dopo lo sconcerto iniziale, forse pensavano fosse una burla, tutto sembrava essersi risolto ed accordato. Ma invece no!
In fondo a cosa servono gli alberi? Meglio il cemento tanto non c'è ne mai abbastanza.
Poi però pubbliciziamo le domeniche a piedi, la rottamazione delle auto e gli incentivi per comprarne di più ecologiche, la buon vecchia borsa della spesa in cotone invece del sacchetto di plastica.
Ma piantare nuove piante no!
Comunque per un'ulteriore riflessione leggete l'articolo di Piano pubblicato dal Corriere della Sera (articolo) .

domenica 2 maggio 2010

Con una cornice...

E chi l'ha detto che per un tocco in più bisogna stravolgere il sistema?
La mia casa non è piccola ma nemmeno una piazza d'armi, e nelle stanze c'e sempre poco spazio per quello che vorrei fare o per tutto il materiale che ci vorrei mettere.
Il "bagno delle donne" come è stato battezzato dal piccolo "brontolo" è il regno del "mignon".
Ogni cosa è stata calcolata al centimetro per farci stare tutto. Così c'è poco spazio per ninnoli, soprammobili e gingilli di vario genere. Non volevo rinunciare allo specchio grande, una mia piccola passione, quindi ho rinunciato ad altro. Anche in bagno volevo mettere un quadro, ma mi sembrava esagerato. Così in una parete ho messo una piccola cornice porta-foto dell'Ikea per alleggerire l'ambiente.
Ora posso ogni volta che voglio cambiare il disegno per avere una piccola novità solo per me. Così non mi annoio mai.

Questa volta mi è bastato tagliare due cuori da due scampoli di stoffa. Nulla di difficile.

Nuova vita, nuovo uso

Vi ho già detto che sono andata a vedere un evento del "fuori salone". All'ingresso del locale c'erano tre animali costruiti con materiali di riciclo e poi dipinti di viola. In basso avevano un piccolo pannello solare per l'illuminazione. Ero simpaticissimi.
Da lì mi è venuto in mente che con un po' di manualità si possono costruire con gli scarti molti oggetti.
in quel caso non erano "utili" ma di grande effetto scenografico. Senza ombra di dubbio ci vuole tempo, materiali giusti, capacità, e una buona dose di pazienza e manualità. Aggiungiamo poi il fatto di non avere nessun avvoltoio sulla schiena che borbotta contro di te.
Se non avete l'ispirazione o vi manca la creatività guardate il sito del museo del riciclo e scoprirete molte opere fatte con gli scarti.