sabato 29 giugno 2013

finita la scuola.... riflessioni

Da quando è finita la scuola media ho cercato ( notate il verbo) di riflettere su questo anno scolastico. Lo scolaro era Brontolo ma anche io ho rifatto la media con lui.
Mi sono ripassata le materie e scoperto che alcune cose me le ricordavo altre un pochino meno.
 Ho rivissuto certe emozioni e visto che altre sono sparite. I tempi cambiano e io non mi sento "preistorica".
Il salto elementari medie è molto grosso, ammetto.
La scuola e lo studio chiedono ma , almeno nel mio caso, la scuola c'è . I prof  erano presenti e se volevi ci potevi parlare e confrontarti. Non mancano le risorse per studiare sia li che a casa.
I compiti vengono corretti, le spiegazioni vengono date quindi spezzo una lancia in favore degli insegnanti.
 I computer ci sono in quasi tutte le case con internet collegata ed accesa. Gli adulti ci sono per chiedare aiuto .
Ma allora?
 E qui mi sono imbattutta in un articolo che mi ha dato la Supernonna. Il succo dice che forse la promozione ce la meritavamo proprio? Certo è stato un sollievo averla ottenuta perchè altri non ce l'hanno fatta.
Non alludo al mio piccolo pargolo ma ai ragazzini in generale. Potevano fare un pò di fatica in più? mi sembra che si spaventino di fronte allo sforzo, perchè fare un esercizio in più!
non cè scritto sul diario e quindi io non  ci provo  nemmeno ad impegnarmi per essere scuro di aver capito..
come  mai? noi adulti forse non gli abbiamo passato  l'impegno, lo sforzo come qualcosa non solo di dovuto ma di qualcosa di cui poi andare fieri. L'impegno nobilita.
Si, la tecnologa aiuta a reperire informazioni ma la mente le deve elaborarare.
Poi ha distanza di tempo leggo "ma per quanto voi facciate, se uno è pigro cadrà sempre come un sacco. Se la coscienza c'è lavorerà, altrimenti non c'è niente da fare"
Sapete chi pronuncia queste parole? una contadina nel romanzo di Anna Karenina.
La pubblicazione risale al 1877, quindi non esattamente ieri.
Forse abbiamo sviluppato troppo bene il concetto di aiutarci a fare meno fatica che ora non ammettiamo  più  di doverla fare?
Quanti pomeriggi ho passato da ragazzina a studiare mentre c'era chi giocava in giardino?
Io mi sono seduta da adulta vicino al pargolo pronta ad aiutarlo in caso di bisogno. ma forse dovevo comportarmi diversamente ? Come fare ad insegnarli ad avrere "coscienza" o mauturità nella vita?
Ai posteri e a voi la risposta.
Se l'avete fatemelo sapere!  Così l'anno prossimo sarò più preparata. basta il tempo che come dice un proverbio " Prima ho poi maturano anche le nespole"?

Nessun commento:

Posta un commento