venerdì 30 luglio 2010

Passo numero tre: montaggio

Già per essere una vera stanza (lo studio) da vivere bisogna che la stessa sia arredata.
La discussione ci ha impegnati per almeno un paio di mesi tra tira e molla.
Radice, ormai lo sapete, ha i suoi metodi (ha tentato di fare il modellino in scala dello studio... come aveva visto sul giornale di Ikea Family), io ho i miei più strampalati (strappo pagine dalle riviste, lo obbligo a guardare pubblicità e film per notare quel preciso particolare e via discorrendo...)
Comunque abbiamo deciso la sistemazione dei mobili.
Alla fine comunque abbiamo trovato la vetrinetta e la scrivania ma dovevano essere montate.
L'operazione scatta alle 15.00 del pomeriggio dopo che due omini ci consegnano i pacchi lasciandolceli nel corridoio di casa.
Iniziamo a montare la vetrinetta Liatorp di Ikea in stile coloniale (o almeno credo) seguendo scrupolosamente le istruzioni. Di tacito accordo io divido le viti, giro le pagine del manuale di montaggio, preparo gli attrezzi mentre lui, Radice, monta in silenzio zen. Non vorrei rompere la pace tanto ci pensa la Criceta a spezzare l'atmosfera per rivendicare sua madre o il cibo.
Dunque non era così difficile ma molto, e sottolineo il molto, lungo; sono le 18.00 e abbiamo appena finito la vetrinetta.
La scrivania ci porta via meno tempo.
Ora abbiamo uno studio, ma anche una marea di cose da controllare e passare al setaccio per vedere se si possono buttare; lui (Radice) sentenzia "Non abbiamo litigato e non ho dovuto montare e smontare nulla... ma tutte queste cianfrusaglie dobbiamo buttarle. Capito!!!"
Inutile dire che si riferiva alle mie cose...

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