domenica 23 marzo 2014

Ho letto: Un'eredità di ambra e avorio

Alcuni mesi fa il mio adorabile marito mi ha regalato in versione kindle un libro "colto".
Il titolo è "un'eredità di ambra e avorio" di Edmund de Waal.
Mi aspettavo una specie di romanzo famigliare ma è stato più un trattato storico attraverso la storia e tre generazioni dei membri di una stessa famiglia; gli Eprussi.
I destini di questa famiglia ci vengono raccontate attraverso la storia di una "strana" collezione di statuine acquistate a Parigi e ragalate come dono di nozze al bisnonno Von Ephrussi.
Queste statuine si chiamano Netsuke e "sono oggetti che incarnano la fatica pur essendone miracolosamente sgravati, nella loro delicatezza".
I netsuke, non sapevo assolutamente cosa fossero.
Praticamente sono delle statuine scolpite in diversi materiali più o meno nobili dagli artigiani giapponesi e destinati ad essere appesi alle cinture. A tratti questi oggetti diventano teneri, delicati, quasi vivi.
Allora il libro non è certo avvincente come un romanzo di avventura o un giallo polizieso ma è bello. Come mai Radice me lo ha regalato? Ha letto un articolo sul IlSole24Ore (vedi l'articolo) in cui un docente di una famosa università  usava questo libro per i colloqui di ammissione alla facoltà.
Che dire... non credo mi avrebbe accettata se non altro perché ho impiegato 2 mesi per leggere il libro!
Mi è piaciuto però perché pur io essendo poco "logica" e "freddamente lineare" mi ha affascinato il percorso tortuoso di una collezione privata che ha attraversato la ricchezza nascente di un famiglia, il nazismo, la ricostruzione.

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