venerdì 23 aprile 2010

Io designer e tu?

Si è conclusa la manifestazione "fuori salone" in parallelo al Salone del mobile di Milano.
Mi auguro che per gli addetti ai lavori non sia stata solo una grande fatica ma che un minimo di impulso al settore ci sia stato.
Io nel mio piccolo "sono stata portata" (non è un errore di grammatica ma è la verità ... mi hanno portato quasi di peso) a vedere alcune cose.
Devo essere sincera fino in fondo... alcune installazioni o opere (non sò come sia più giusto chiamarle) non lo ho capite e forse non le ho apprezzate.
Mi è invece piaciuta l'atmosfera di grande libertà di pensiero e di creatività che si respirava senza pregiudizi di sorta. Mi sono meravigliata dell'uso completamente fuori dagli schemi che c'è nell'uso dei materiali, siano elastici, mollette o altro.
Su una parete ho visto due lastre di compensato con incollate una quantità di mollette da bucato tutte diverse. La didascalia informava come un semplice oggetto può diventare un'opera di designer: non ci avevo pensato fino a quel momento.
Oggi poi a distanza di più giorni ho riflettuto su come si stia perdendo il senso e la bellezza nel "creare". Mi spiego meglio; oggi si guarda solo al risultato finale ma alcune volte credo sia importante anche apprezzare e far piacere anche il procedimento creativo, le sensazioni che hai o il motivo per cui l'hai fatto. Da bambini è più facile... non sempre ti interessa se il tuo disegno non viene capito. Tu l'hai fatto e sei contento così.

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