Ho deciso che per evitare la noia e lo sconforto che la clausura obbligatoria mi ha imposto ,dovevo fare qualcosa .
Prima ho pulito casa, poi ho fatto i traslochi di mobili e scatolini e dopo do dovuto ripulire tutto. Ancora.
Detersivi, spruzzatori , sapone e spazzole erano un pezzo di me,. Manco fossi cenerentola nella casa della matrigna con sorellastre dagli orribili nomi annesse a darmi il tormento.
Allora ho iniziato a leggere . Così sono passati 30 giorni
Bene e ora? Bisognava escogitare qualcosa
Mi sono data alcuni appuntamenti fissi nella giornata o nella settimana. Come un calendario scolastico.
Primo: La mezz’ora di sole sul balcone. Va bene la clausura ma il pallore glaciale sul viso no,!non fa tendenza , in questo caso fa malata! E depressa
Il secondo appuntamento: gli acquarelli . Ho deciso che farò un disegno a settimana di un frutto ed eventualmente un suo impiego,. Giusto per sfizio e per imparare a fare qualcosa di diverso.
Ho cercato tutorial , lezioni e sarò ( o almeno cercherò di essere)una studentessa diligente con i mezzi a mia disposizione. Ho rubato gli acquarelli a mia figlia. quelli di scuola.
Io dipingerò. la parola è alta pretestuosa sarebbe meglio io userò gli acquarelli perche in effetti li userò. il risultato lasciamo una nebbia di sospensione che cela il risultato.
ll talento ovviamente è un altra cosa . .
Forse sta nell ‘appartamento accanto dove abita una studentessa che frequenta un Liceo artistico. Vabbè ci accontentiamo di un passatempo che nell 800 veniva insegnato alle signorine di buona famiglia aristocratica
I primi acquarelli sono dedicati ai mirtilli . Cercate su Instagram ....
Alla prossima
Nessun commento:
Posta un commento